Il movimento manuale misura il trascorrere del tempo da un centesimo di secondo fino a 10 minuti su tre quadranti, ognuno dei quali con una scala metrica in rosso e una scala tachimetrica in nero. Le scale tachimetriche convertono le unità di tempo in velocità a partire da 6km/ora — il passo di marcia — a 360,000 km/ora, ben oltre la velocità di decollo di un missile spaziale.
Le indicazioni
La lancetta dei secondi foudroyante a ore 10 fa un giro del quadrante in 1 secondo su una scala di centesimi di secondo. E’ dunque teoricamente possibile cronometrare un oggetto che si muove a una velocità di 360,000 km orari, o approssimativamente a un 1/3000 della velocità della luce.
Sul quadrante a ore 2, la lancetta compie il percorso in 20 secondi su scala divisa in secondi. La scala tachimetrica esterna indica la velocità su numeri dispari dei secondi — 1, 3, 5 etc. — mentre la scala interna corrisponde ai secondi pari.
Il terzo quadrante, a ore 6, in cui la lancetta compie un giro in 10 minuti, presenta una scala tachimetrica similare, con una velocità corrispondente alla divisione dei 20 secondi. Così un chilometro percorso in 3 minuti e 40 secondi rappresenta una velocità di 16.4 km/ora.
Attivazione ergonomica del cronografo (nuovo brevetto)
Il cronografo viene attivato, fermato e rimesso a zero grazie a una bascula a ore 2 sulla carrure, al posto dei classici pulsanti. Questa soluzione ergonomica è stata brevettata. La bascula aziona la ruota a colonne che agisce sulle leve per la sequenza di marcia, arresto e rimessa a zero, secondo il sistema convenzionale.
Movimento cronografico brevettato. Un secondo brevetto è stato registrato per la configurazione ingegnosa del meccanismo che serve a isolare la funzione cronografica del movimento. Così il funzionamento del cronografo non ha nessun effetto sull’amplitude del bilanciere.
Questo si ottiene grazie alla molla motore che si disarma dai due lati: l’albero del bariletto governa le ruote del cronografo, mentre la ruota del movimento è spinta dal bariletto stesso (un sistema simile alla molla del Sonnerie Souveraine)
Il contatore del secondo e quello dei 20 secondi sono animati da due ruote che si muovono in due direzioni e da una ruota intermedia spinta dall’albero del bariletto. Un’altra ruota separata, azionata anch’essa dall’albero del bariletto, attiva la lancetta del contatore dei 10 minuti.
Secondo foudroyante
La lancetta del contatore del secondo è ad alta velocità, regolata dallo scappamento del movimento, compie un giro discontinuo in sedici salti per secondo. Una ruota solidale con la ruota secondi (4° Ruota) del gioco movimento è collegata a un pignone che spinge la lancetta foudroyante. La sfera secondo foudroyante è così animata dalla ruota movimento partendo dal bariletto e dalla ruota cronografo che è spinta dall’albero del bariletto.
Un aspetto insolito è la possibilità di fermare la lancetta in qualsiasi momento del suo percorso, anche tra due divisioni di centesimo di secondo, consentendo così una lettura del tempo. Questo è reso possibile da un sistema che blocca verticalmente il pignone foudroyante dello scappamento. Questo sistema ingegnoso converte un movimento laterale in verticale, facendo cadere il pignone su un freno (quasi un freno a disco a una sola pastiglia)
Rimessa a zero
La lancetta dei 20 secondi e quella dei 10 minuti sono riportate a zero da leve a martello che agiscono su delle chiocciole. Questo elimina il gioco associato ai tradizionali elementi a cuore, assicurando una rimessa a zero in senso antiorario.
La lancetta del secondo foudroyante viene rimessa a zero da un dente smussato del suo pignone raccordato a una leva.
Carica ausiliaria e riserva di marcia
Il movimento è a carica manuale, come tutti i Souverain. Il bariletto del Centigraphe è dotato di un sistema di carica ausiliaria (maintaining power) che assicura che la forza motrice non venga interrotta nelle fasi di ricarica.
La riserva di carica della molla motore è almeno di 60 ore e 30 ore con il cronografo in marcia.
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